Senza titolo

di Salvatore Ambrosino

Spirito che arranchi e abbagli

Abbai cane furente

A ululanti foreste

Solitarie Meste..

Scandagli a caso

Verso un parnaso

Denso di fluttuanti aromi

E caldi pomi..

Gnomi iracondi

E strani casi

Infatuati di fatalità

Non fosser pure lotte di

natalità…

Fatui e vani occhi

Vaghi di sorrisi leggieri

Tanto andate alteri

Ma il fondo resta

E il fosso..

Rintracciarvi io posso

Tra gli aneliti di vaghe colline

rosseggianti

Il soglio degli amanti

Respira nei vostri palpiti..

Palpebre sbarrate

Palpebre mollicce

che han voglia di

chiudersi

Palpebre di altri vani occhi ..

Riascoltate il suono??

Lo riascolti dopo tanto fluire??

Fiume eternale

Mi batti il ciglio a nulla meta

E con periglio…

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