A quello che non c'è
di Ignazio Pinto
 

 
Un abbraccio mancato,
una notte insonne,
le lacrime..
il dolore..
la fuga..
le cose fatte per inerzia..
una sensazione:
trovarsi dove non dovresti essere..
avere accanto chi non dovrebbe essere..
 
"Ciao Salim"
- Ciao, la tua ragazza non lavora più al bar -
"...Come?...Bè!...Ora deve studiare viene solo la domenica"
- E' brava Lei vero? Me la saluti quando la vedi -
"...Si..quando la vedo..."
 
rifare le cose di un tempo..
apparare per fumare..
mangiare..
offro da mangiare a tutti..
bere...
fumare..
diventare più loquace..
parlare..
con chi ti fa vedere cose
che non vedevi da tempo...
 
"Guarda quei ragazzi, 
stavo pensando ai loro genitori
Chi sà come sono?"
- Cosa vuoi dire Sandra? 
 
Diversi o Uguali a loro.
A me somigliano più ai loro nonni-
"E' vero forse hai ragione ma non so"
 
i ragazzi che suonano accovacciati in terra
canzoni di briganti della basilicata 
sono tutti milanesi..
non somigliano a chi li ha generati..
ma sono come i loro nonni...
 
<>
- Lo vedi che avevo ragione io! -
"E' vero avevi ragione tu!" 
<>
"Noi studiamo siamo studiosi 
qui ci sono Lucani, Calabresi, Pugliesi
ma ora no ci sono gli Stranieri, i Fiorentini, i Milanesi come te
ma sono tutti Lucani, Calabresi, Pugliesi come i loro nonni"
 
Avevo visto i loro nonni...
e sono i loro nonni che vivono 
nelle loro passioni..
Osservare gli altri è capire
ora che Napoli è diversa..
diversa senza studenti..
nuova con chi viene da lontano
ma è pur sempre del Sud, napoletano..
per poi tornare a pensare di te..
di Lei..di Lei..
e addormentarmi esausto...
Ha smesso di piovere
ma piove dentro di me…

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