BRULICA

Brulica

Come miriadi di parole

In ogni dove evase

Solo a stento carpite

Sotto un faro

L’imminente sensazione

Del confuso

Goccia Terra Raggio Riflesso

Pioggia di cera

Cementifica

Geometrie di scrosci

Sul cartone

PIOGGIA

Brulica

Sotto un faro

Pioggia di cera

Solo a stento carpite

Goccia Terra Raggio Riflesso

Sul cartone

Come miriadi di parole

In ogni dove evase

L’imminente sensazione

Del confuso

Cementifica

Geometrie di scrosci

GIROTONDI

Il giro della notte

Questa notte

Immobilizza i suoni

Nitrati dai polmoni

Ansie

Come chiodi

Mi

Fissano a impianti

Sottili

Costringono alle fiamme

Respiri Sostanze Profili

In contingenze uggiose

Di finzioni parallele

poesia

5

rimbombano i volti

nel trasfigurarsi crepuscolare

migrazioni quotidiane

tra metastasi di suoni-fumo

per le proprie briciole

quotidiane

s’accartoccia il freddo

intorno le pietre familiari

bulimico scorazzare

di doveri orari

predicatori muti

ma appaiono dolcezze strane

scompaiono mestizie irregolari

gli occhi di una donna

il mio milleunesimo sogno

giacimenti di menzogne

pozze di anime rarefatte

i miei sguardi in novembre

gracchiano contro obelischi urbani

la fretta incornicia tele d’amaro

parlare detestabile e convulso

della nuova intellettuapolide

disturbano le blandezze

lancinanti fischi a vuoto

come frecce poco efficenti

soffro ancora d’un sapore

soffro ora d’un perpetuo

stillicidio lento di missioni da compiere

detriti olfattivi

avvolgono

rapsodiche malinconie mnemoniche

convincono i rami

protestano

rispondono al fischio del vento

nel buio delle campane a volte odo cospirazioni stellari

le torri ancora sputano

e la terra torrida accoglie

lamenti gocce di piombo

degli alberi di pesco

solo il nome

forse il ricordo di un colore

senso di colpa:

grave ancora grave

l´autunno sotto le mie ferme mani

MALEDETTO

correndo ancora

sui carboni ardenti

delle mie notti infami

rovisto

nel mio cranio sigillato

sciacallaggio di ricordi

son’ morti

convulsioni acerbe e pallide

di cuori dimenticati

un grido

come arido paesaggio

cerco

ancora un orizzonte asimmetrico

rumore e fame

ulcere contorte

di mondi pianeggianti

di marco luciano

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