STRANA POESIA D’AMORE
di Gianluca Paletta
È notte
l’uomo si trasforma
Cambia faccia
In due tocchi di pelle eretta
Pensa di poter essere l’unico a scrivere
Poesie d’amore
Ce ne saranno altri che si divorano
Toccandosi il cazzo e l’amore
Ma l’uomo non vuole saperne
È testardo e desidera stringere tra le mani
quel tanto di amarezza che lo inchioda
a una sedia
sa di essere due
e due figure potrebbero essere me
ma l’uomo si è alzato un sacco di volte
dalla sedia
non sa cosa scrivere
l’uomo non sa e basta
niente domande
sarei capace di irrigidirmi e scappare
scovarmi con qualche parola d’amore tra
le gambe e a quel punto
potrei anche lavarmi i denti e
inspiegabilmente piangere
potrei (gran bella parola)
canticchiare il mio blues delle 2 33 del mattino
potrei chiamarti amore
potrei ingannarmi e sorridere
potrei sedermi sull’asfalto e non dire niente
immobilizzando il viso tra le natiche di una città pelosa
una città che è un cane che vuole un osso e due strofe di trionfo
(POTREI)
potrei dirti amore ho mandato dei fiori
in una piccola scatola di legno
e non farlo mai
POTREI
una parola magica che si illumina
quando viene pronunciata
È un codice di belle fughe all’inferno
un alzarsi e andare a zonzo
Un sbavare lamentarsi
Un arrivare quando tutto è gia stato sbrogliato
Da altri
Potrebbe è un divorarmi all’istante
è un azione non compiuta
Un tanto di talento buttato nel cesso
È un accenno a qualcosa che viene edificato
È il dubbioso scorazzare di occhi
Nel bel mezzo di una fitta che non crea dolore
una faccia mostruosamente informe
Che dice e non dice
POTREI
È un amore o cosa
potrebbe anche essere niente
Potrebbe essere ancora una volta l’occhio
Sul baccano di due volti inchiodati al telefono
(POTREI)
Una parola che in amore conta giusto l’attimo
In cui viene formulata
POTREI…..
Il mio blues delle 2 33 è andato oltre
Le mura che mi circondano
Oltre questo discorso di uomini
Che scrivono e si innamorano
Oltre la mia stessa idea di scrivere versi d’amore
non volevo
Forse non avrei dovuto farlo
Ma Il teatro è ancora caldo di occhi
E nonostante la folla sia andata via da un pezzo
Resta ancora un tanto di poeta
su molte delle mie lingue a penzoloni
cazzo resta ancora un tanto di poeta
un tanto di questo mio sesso nei pantaloni
Un tanto di queste mie mani bagnate
E di questa mia pelle Eretta
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