28/10/2004

di Mario Musella

Misera

la giornata trapassa

al limitare del lirico tramonto

La mia domenica non è provinciale

ma

squallidamente periferica

Le strade vuote / gli alberi tristemente

in fila a colloquiare

e di lontano una tenue eco

no-non più di organetto

ma di autoradio

solitamente sintonizzata sulla frequenza

del calcio-minuto-per-minuto

Ogni tanto il timido trambusto

d’una solita famigliola borghese

all’arrivo abituale dei dolciumi

o il fragore tossico per l’ennesimo goal!

Quant’è lontano il sabato cittadino

e il paradiso mattutino dello sporting-club

E tutto questo – un tempo – fu motivo di poesia?

A me – signori! – resta

la disillusione della partira non-vinta

il guard-rail grigio e metallico della tangenziale

la pesantezza di stomaco domenicale

&

una flebile compassione

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